Calcolo rivalutazione istat assegno mantenimento – cos’è e come funziona? Studio legale Napoli D'Amora & Alfano – oltre il semplice studio legale.
Il nostro studio legale, composto dagli avvocati Napoli Francesco D'Amora e Annapaola Alfano, un sodalizio lavorativo che porta lo studio legale Napoli, tra i più prestigiosi e collaborativi, ad ottenere continui incarichi.
Vediamo ora cosa sia il calcolo ISTAT assegno mantenimento, come funziona e come avviene!
Calcolo rivalutazione ISTAT assegno mantenimento: cos’è?
La rivalutazione assegno mantenimento ISTAT calcolo è un meccanismo di adeguamento dell’importo stabilito per l’assegno di mantenimento.
Il calcolo rivalutazione ISTAT assegno di mantenimento preserva il potere d’acquisto di chi lo riceve, andando ad adeguare l’importo che si deve al coniuge più debole economicamente o ai figli, all’andamento del costo della vita registrato proprio dall’ISTAT.
La rivalutazione deve essere effettuata ogni anno, secondo un calcolo aggiornamento istat assegno di mantenimento. Questo è previsto dalla legge 898/1970 nell’articolo 5, comma 7 sul divorzio e deve anche essere applicato in caso di separazione secondo alcune sentenze della Corte di Cassazione. Il calcolo adeguamento ISTAT mantenimento, deve essere sempre applicato indipendentemente da fatto che sia stato pattuito o meno dai coniugi o dallo stesso giudice.
Calcolo rivalutazione ISTAT assegno mantenimento – come funziona e come si calcola?
Per la rivalutazione calcolo istat mantenimento si utilizza l’indice dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati (FOI), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale periodicamente e sempre reperibile presso i centri d’informazione statistica dell’Istat (CIS). Per effettuare il calcolo si prende come riferimento l’indice pubblicato dall’ISTAT rispetto al mese del primo pagamento precedente deciso dal tribunale.
Andando più nel dettaglio, se il giudice avesse prestabilito un mantenimento di 500 euro a partire dall’1/05/2020, l’assegno andrà rivalutato prendendo come riferimento l’indice all’1/05/2021. Quindi la nuova quota costituirà la somma dove applicare l’indice di FOI l’anno successivo per determinare poi la nuova rivalutazione.
Come annunciato poc’anzi, la Cassazione si è anche espressa in merito. Per quanto riguarda l'art. 156 del codice civile, questo fa anche riferimento al diritto al mantenimento, “(…) L'entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell'obbligato. Resta fermo l'obbligo di prestare gli alimenti di cui agli articoli 433 e seguenti”. Per tale, in mancanza di adeguati redditi propri, la Cassazione ha dichiarato la necessità di riferirsi al tenore di vita potenziale della coppia.